Venal
Dolomiti > Monti dell'Alpago
GIRO DEL M.VENAL PER FORC. VENAL E FEDEROLA
Il percorso si svolge per il Venal di Funes, val 'La Valle',
poi attraverso forc.Venal e forc.Federola si aggira il M.Venal e
si scende poi per val 'I Piai' rientrando poi nel Venal di Funes.
La parte alta e' comune alla alta via nr.7 con segni
rosso-blu sul terreno.
Dal M.Venal e Antander al M.Messer a dx
La parte alta del percorso e' indubbiamente per esperti
alpinisti e richiede scarponi o calzature adatte per il tipo di
traversata esposta su erba fattibile grazie ad un sentierino
molto audace. E' sconsigliabile in caso di terreno bagnato.
Da forc. Federola e' di grande panoramicita' la salita al
M.Venal fino all'Altarino della Madonna ('Tariol') posto in vetta
dagli alpinisti di Irrighe.
Descrizione del percorso:
Si perviene in automobile da Lamosano, passando per Montanes
e salendo la rotabile in parte asfaltata che porta sino a
localita' Cas. Crosetta (mt.1156) dove la strada presenta un
divieto ed e' opportuno parcheggiare.
Siamo nel mezzo del Venal di Funes dove si diparte
l'acquedotto che prosegue verso sud-est.
Si prosegue per la bella rotabile che compie qualche
tornante ed in breve ci porta al piano dove sono site, alla
destra salendo, le costruzioni della Malga Venal. (mt.1260)
Vi e' anche una fontana.
Da qui', in direzione di una croce di ferro (n-ovest) che
ricorda molte persone uccise durante l'ultimo conflitto, si
diparte la traccia che sale il M.Teverone per il Col Fontana e
poi in cresta fino alla ferrata Costacurta.
Da nord-ovest possiamo ammirare il M.Teverone, Le Rocce
Bianche, Il Crep Nudo a nord-est ed il Capel Piccolo con La Valle
che saliremo ad est.
Il sentiero prosegue segnato dalla fontana dietro alla
Casera verso est, salendo molto largo e rotabile per mezzi
fuoristrada autorizzati.
Ben presto, dopo circa cinque minuti dalla casera a quota
mt.1320 circa, poco prima di una croda che fa da angolo con La
Valle, si diparte su a sinistra il sentiero per il Crep Nudo.
Il segnavia e' posto su di un masso a dx del sentiero.
Noi proseguiamo diritti per la bella mulattiera passando
sotto ad una croda dove vi e' una freccia con segnavia ed
oltrepassatala, imbocchiamo il vallone che porta a forc.Venal.
Possiamo subito dire che il sentiero segnato rimane sempre
sulla sinistra della valle, poco sopra al fondovalle, ma esiste
una traccia anche sulla destra orografica che e' il vecchio
percorso segnato sulle IGM 1966 ed e' molto evidente.
Il sentiero gira decisamente a sinistra lasciando sulla
destra la larga mulattiera ingombrata di grandi sassi che
prosegue diritta verso il centro della valle e che
probabilmente serviva per trasporto di legname.
Ora il sentiero punta verso numerose grotte nere che si
aprono alla sinistra della valle, arrivati sotto ad esse, il
sentiero gira decisamente a destra, aggirando le crode.
Per giungere alla forcella bisogna oltrepassare tre 'colon'
in pratica bisogna superare tre colli con tre relativi
avvallamenti di origine carsica e glaciale.
Si possono ammirare anche dei campi carreggiati quasi
verticali, salendo, alla sinistra della valle.
Raggiunto e superato il terzo 'colon' (mt.1700) il sentiero
aggira le rocce mantenendosi basso ed oltrepassando un landro a
sx dove sale una evidente traccia (si presenta come una caverna
di cui non si vede il fondo) e poi sale decisamente a sx per
ghiaie seguendo a dx una singolare cengia erbosa obliqua molto
larga che porta fino alle ghiaie che scendono dal Dente del Venal (mt.1982).
Il Dente del Venal e' un'appicco roccioso molto
caratteristico, a forma di corno, che si distingue gia'
dall'inizio della valle, con strati di roccia verticali.
Tra il Dente del Venal(mt.1982) ed Il Venal (mt.2212) vi
e' forc. Venal (mt.1970). quotata solo sulle vecchie carte IGM.
La forc. del Venal e' una sella che permette di passare
dalla valle appena risalita ai ripidissimi prati che consentono
di traversare fino a forc. Federola (mt.2068)
Alla base delle rocce del Dente del Venal si incrocia
l'alta via nr.7 che perviene dal Capel Grande per le creste, da
qui' la si segue ed in breve si perviene, tagliando il ghiaione
alla base del Dente, alla forc. del Venal.
Dalla Forcella si possono ammirare ad est le valli Prescudin
e val dei Tass. a Nord il gruppo del Pramaggiore, Spalti di Toro
e Monfalconi e nettissimo si distingue il Campanil di val
Montanaia solitario in mezzo alle ghiaie della valle.
Si oltrepassa la forcella seguendo i segni rosso blu ed
inizia il tratto piu' 'alpinistico' del percorso, che richiede
attenzione, piede fermo, calzature adeguate.
Si tratta di tagliare in salita per un sentiero a volte
intagliato nella roccia e per prati molto ripidi, la valletta
erbosa che sale a nord del M.Venal. Sembrerebbe impossibile
poterlo fare ma invece il sentierino c'e' sempre, esposto
moltissimo (io penso che se una persona cade in questi passaggi
finisca sicuramente trecento metri piu' sotto) ma praticabile ed
anche con buoni 'calchi' per gli scarponi.
Non e' nemmeno possibile, trovando terreno molto bagnato o
ghiacciato, fare alcun tipo di valida assicurazione con corda, in
quanto le roccette che si incontrano tra le erbe male si prestano
a piantar chiodi. Potrebbe essere un sistema utile il piantare
qualche palo appuntito nel terreno dal quale poi assicurare le
persone insicure. Si tratta di circa 200 metri.
Questo tragitto non e' da fare se non ci si sente sicuri ed
in questo caso la cosa piu' saggia e' tornare sui propri passi.
Molto probabilmente, un tempo, il passaggio di pastori e
greggi rendeva la traccia piu' ampia, consentendo un cammino piu' agevole.
Si arriva a forc. Federola (mt.2068)
(Circa ore 3 dal Venal di Funes)
Forc.Federola separa il M.VENAL (mt.2212) dal M.ANTANDER
(mt.2184).( Il m.Antander e' denominato cima Piai sulla vecchia
cartografia) Essa non e' percorribile giu' per il versante
friulano, mentre un buon sentiero scende giu' per la val I Piai
fino ai ghiaioni del fondovalle.
Dalla forc. Federola e' possibile salire il M.Antander per
via su roccia lungo le creste, mentre per raggiungere il
Biv.Toffolon nei pressi di forc. Antander e' consigliabile
aggirare detto monte a sud abbassandosi duecento metri in val I Piai.
SALITA AL M.VENAL:
Dalla forcella si traversa in quota verso ovest tagliando i
prati per tracce di bestie e poi si risale una valletta erbosa
che porta ,con un sentierino appena visibile, sulla forcellina
nei pressi del cocuzzolo erboso che si vede anche dalla forcella.
Da qui' si attraversa un canalino roccioso per un sentierino
fino alla forcelletta ghiaiosa poco sotto alla cima che si
raggiunge per ripido prato lungo la cresta sud-est oppure per il
versante est.
Poco sotto alla cima, versante di Irrighe, si trova
l'altarino in marmo con la Madonnina costruito dagli abitanti di
Irrighe. Dalla vetta si gode uno splendido panorama di tutte le
Dolomiti e montagne austriache, nonche' fino alla pianura
volgendo lo sguardo a sud.
(circa 15-20 min. dalla forcella)
La discesa della valle 'I Piai' non e' segnata su terreno.
Dapprima il sentiero quasi non esiste, ma poi, divenendo i
passaggi obbligati e scendendo a valle la traccia sara' sempre
piu' marcata.
La discesa per la val 'I Piai' si effettua dapprima
tenendosi a destra del vallone giu' per detriti e ghiaie
mantenendosi rasente al M.Venal fino a circa quota mt.1850.
Giunti laddove il ghiaione lascia posto a grossi massi
allora si attraversa il vallone da destra verso sinistra
scendendo, in direzione di una evidente traccia di sentiero,
visibile anche dall'alto.(questo sentiero aggira il M.Antander a
sud e porta nei pressi del Biv.Toffolon evitando la salita al monte).
Non si segue la traccia suddetta ma si infila una stretta
valletta pittosto ripida ed umida a destra che ci riporta
nuovamente al centro del vallone ma sotto ad un salto di roccia.
(quota 1800 mt). Il sentierino qui' cala ripido per la valletta
con molti zig-zag fino alla base delle roccie dove vi sono molti landri.
Si punta ora a sinistra scendendo la pala erbosa e
mantenendosi sempre alla sinistra, scendendo, rispetto al fondovalle.
Si puo' notare, scendendo, un sentierino che sale a sinistra
in mezzo alle rocce a quota mt.1650 : anche questo porta nella
valle Antander ma ad una quota ben piu' bassa del Biv.Toffolon.
Si scende un piccolo ghiaione e poi si oltrepassa il
fondovalle a quota mt.1400 laddove la valletta diviene molto
stretta e rocciosa. Oltrepassatala, si sale qualche metro e si
taglia in mezzo alle mughe per una cinquantina di metri, poi una
bella discesa su ghiaione porta al grande ghiaione sottostante
formatosi dalle slavine e valanghe invernali. Si scende sul bordo
destro del ghiaione fino ad incontrare una pista forestale che si
segue verso destra. (mt.1300)
Siamo in localita' Fedarole, sotto di noi, a sinistra del
vallone vi e' casera Fedarole a mt.1267, alla destra piu' in
basso vi e' cas. Cruden a mt.1125.
Si segue la pista forestale verso destra, si prosegue per un
paio di chilometri, agli incroci si volge sempre a destra fino ad
oltrepassare il torrente Funesia a mt.1000.
Dal fondovalle in breve, per pista forestale si risalgono i
centocinquanta metri di dislivello fino a casera Crosetta
(mt.1156) chiudendo l'anello di questo bel itinerario.
Dislivello mt. 1000 circa sia in salita che in discesa.
Acqua: Cas.Crosetta (fontana doppia) - Cas. Venal (fontana)
val 'I Piai' a quota 1800 vicino ai landri.
Ore 6 circa.