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Anello del Fanis - Piumovimento trekking dalle Dolomiti

(Sito parzialmente in costruzione)
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Anello del Fanis

Dolomiti > Cortina-Cadore-Comelico > Cortina

Anello attorno al gruppo di Fanis


Percorso da svolgersi in due giornate con pernottamento presso il Bivacco della Pace sulle creste del M.Castello. m.2800 (serve materassino isolante e sacco da bivacco)
Si tratta di un percorso aperto, di grande panoramicita' ambientato nel parco delle Dolomiti di Fanes-Sennes-Braies e nel Parco delle Dolomiti Ampezzane.
La salita per vallette glaciali, i pascoli di Fanes, la salita per campi carreggiati, le creste dei monti Cavallo e Casale fortificate e ricche di storia di guerra, la discesa per lunghi ghiaioni, il ritorno per mulattiere molto battute e frequentate, rendono questo percorso remunerativo per tutti. L'alta quota e la presenza di nebbia sono due fattori che richiedono ponderatezza e prudenza del capogita.Il percorso e' interamente segnato e descritto sulle carte topografiche.



(Carta Tabacco:Cortina d'Ampezzo e Dolomiti Ampezzane 1:25000)

1 Giorno: Dislivello mt.1100
                               Ore 5/6 circa
                                 Rif.Acqua passo Tadega- Malga Fanes
                                                  Biv.Della Pace -Al centro del vallone

                     2° Giorno  Dislivello mt.600 circa
                              Ore 6 circa.
                                  Rifornimento acqua Val Travenanzes
                                                  Rif.Scotoni

Descrizione 1\ Giorno: Salita al Bivacco della Pace.

Avvicinamento
Dal Passo Falzarego si prosegue per il vicino passo di Valparola, poi si scende verso l'Armentarola e, superato il campeggio Sass Diacia ed il greto del torrente Sar\'e8, si sale per la stradina asfaltata che costeggia il torrente sulla destra orografica e si lascia a destra una cava di ghiaia. Si raggiunge la Capanna Alpina dove vi e'  un capace parcheggio. (m.1726)


Da sx Le Cime di Furcia Rossa, Monte Castello e cime di Campestrin da Malga Fanes






Il tracciato tratteggiato permette di rientrare anticipatamente scavalcando la dorsale sud di Campestrin per collegarsi al sentiero della forcella del lago.




Panorama verso la forcella di fontanafredda tra le Tofane


Tofana di Rozes: a sx le Tre Dita a dx il Castelletto

Descrizione
A destra verso sud-est si inoltra il Vallone di Lagazuoi (Rif.Scotoni) mentre il nostro percorso  procede verso est, per il Plan de la Forca, superando per un ponticello il torrente e seguendo le indicazioni per Malga Fanes-La Varella (sent. n.11).
Si sale per larga mulattiera con molti tornanti verso la testata della valle che sembra sbarrata, la mulattiera sempre molto larga e con parapetti di legno si destreggia aggirando a destra il pulpito mugoso con molti tornanti su terreno roccioso e molto panoramico.
Viene ignorato a destra un bivio per Rif.Scotoni.
Si giunge in poco piu' di un'ora sul Col Locia (mt.2069) dove vi sono i ruderi di una casera e la mulattiera, superato un cancello, si inoltra monotona con frequenti saliscendi per terreno mugoso verso il Piano Grande (veramente grande e piano, ci potrebbe atterrare un 'aereo)  alla quota di mt. 2117 a destra si diparte il sentiero dell'alta via n.1 che porta al rif. Scotoni per la Forc. del lago. A sinistra salgono i percorsi di sentiero per la salita al Piz de Conturines ed il Piz de Lavarela.
Si prosegue per il vicino Passo Tadega che si raggiunge in circa due ore dal parcheggio.
m.2156. (BIvio per Piz.Lavarela e Piz Contutrines a sinistra)
Il paesaggio \'e8 mugoso, ricco di ghiaioni ed enormi massi. Si prosegue per una strada lastricata militare austriaca della prima guerra in leggera discesa che ci porta giu' verso la Malga Fanes Grande ben visibile dalla valle. ( a destra gallerie di guerra)  
Si prosegue fino ad un centinaio di metri dalla malga (acqua sul torrentello a sx) e poi presso un ponticello a mt.2097 (e' possibile raccordarsi anche prima) si segue a destra il percorso n.17 che ci portera'  sino ad imboccare il Vallon Bianco.
Circa ore 2.30 dal parcheggio.

NB: Ci sono due sentieri che portano ad imboccare il Vallon Bianco, uno e' segnato con segni gialli, non tanto battuto, sale direttamente verso il vallone per terreno fortemente carsico-campi carreggiati, con ottimo riferimento il M.Castello che caratteristico nella sua forma, ci fa da faro. E' una bella scorciatoia non faticosa.
L'altro e' segnato con i tradizionali segni bianchi-rossi e porta anche al Biv. Baborka ed alla Cima Vallon Bianco (attenzione! questa cima e' molto piu' ad est del Vallon Bianco) e presenta un bivio a m.2250 proprio sotto alle rocce fortificate delle Cime di Fourcia Rossa, sull'estrema sinistra dello sbocco del  Vallon Bianco. Qui si entra nel Vallone seguendo il sentiero n.17 (segnavia) verso sud-ovest che porta nel catino glaciale della quota m.2270.

Entrambi i percorsi si incontrano nel catino glaciale della quota m.2270 ed il sentiero diagonalmente sale verso sud-ovest alla base della parete verticale e strapiombante della cima Nord di Campestrin, compiendo molti stretti tornanti sulla costa morenica ghiaiosa.
Si prosegue all'interno della morena glaciale, paralleli alla grande parete e poi il tracciato sale diagonalmente puntando a sud e poi a sud-est  verso il M. Castello che si vede ora molto bene con il bivacco di legno alla sua base sx.
Si sale per terreno roccioso e ghiaioso con media pendenza, si supera poi il ghiaione finale che viene superato con cinque tornanti del sentiero.
Alti pali di legno ci indicano il percorso e sono infissi per l'orientamento nelle discese sci-alpinistiche del Vallon Bianco.
m.2790 circa .Dalla Malga Fanes Grande circa ore 2.30.
Dal parcheggio circa 5/6 ore.

NB: L'acqua sgorga da piccola vena posta quasi al centro del Vallone. Bisogna sendere per il ghiaione e superare il piccolo salto di roccia per poi attraversare verso il centro del vallone sino ad incontrare il rivo. (si vede la roccia bagnata dal bivacco). circa 15 min.

Il bivacco presenta letti a due piani con materassi ricoperti in fintapelle che possono ospitare sei persone, tuttavia un tavolato ben pulito in soffitta pu\'f2 ospitare bene altre quindici persone.      
Vi e' una tavola con panche per circa dieci persone. La stufa interna \'e8 stata dismessa.
L'isolamento e la pulizia dell'ambiente sono buoni.
Dal M.Castello e' possibile godere di un panorama unico sulla Val Travenanzes e Col Ros\'e0, sulle Tofane che vengono osservate da una posizione insolita, anche le montagne austriache sono ben visibili se la giornata lo permette.

La copertura telefonica e' presente dieci metri a nord del Bivacco, affacciandosi alla Val Travenanzes, comunque incerta.   \plain\f2\fs16     \plain\f2\fs16\b\ul











Descrizione 2 Giorno: Discesa dal M.Cavallo per rif. Scotoni

Dal Bivacco della pace, Sotto le crode del M.Castello, si prosegue per il sentiero Nr.17 verso le creste del M.Casale, superando molte fortificazioni austriache in grotta. Il sentiero e' stato ripristinato molto bele e presenta una larga carreggiata anche se alle volte e' addirittura sostenuto da ponti in legno ricoperti di pietre.
Si oltrepassa il M.Casale Mt.2894 (grande caverna con sbocco a sud) mantenendosi circa trenta metri sotto alla cima (croce), poi si cammina per sentiero in cresta tra il M.Casale ed il M. Cavallo (anche sul M.Cavallo una croce in legno piuttosto dissestata) ed e' su questa cresta che una forcellina presenta un sentierino che cala verso i ghiaioni sottostanti con stretti tornanti.


ritaglio da carta Tabacco:Cortina d'Ampezzo e Dolomiti Ampezzane 1:25000

Volendo salire la vetta del M.Cavallo si prosegue per l' evidente strada militare di cresta che porta in vetta al M.Cavallo in dieci minuti. Mt.2912 (sentiero esposto seppur largo)
Assenza di copertura telefonica.
Circa 45 minuti dal Biv.della Pace.
Panorama stupendo su tutta la cerchia Dolomitica.

NB: Dal M.Cavallo e' possibile scendere ai ghiaioni (sud-est) sottostanti proseguendo in cresta una trentina di metri verso sud e poi volgendo ad est per scendere una ripida costa ghiaiosa di colore rossastro.(discesa delicata e sconsigliata)

Il percorso migliore per scendere in Val Travenanzes e' la forcellina (muretto di osservazione) tra M.Casale e M.Cavallo; vicino ad essa una caratteristica finestra di roccia rossastra identifica molto bene il passaggio.
Si cala per stretti tornanti verso il ghiaione sottostante, poi il sentierino lascia il posto a roccette molto facili e quindi al ghiaione che si fa scendere sciando (tracce evidenti) dove e' piu' morbido per 300 metri di dislivello, poi per sentiero ben marcato sino ad un costone erboso che presenta una forcellina dove vi era una baracca di guerra austriaca. (una grande quantita' di barattoli e ferraglia e' ancora sui ghiaioni sotto alla posizione.) mt.2587.

NB: un sentiero si stacca diagonalmente verso sud e taglia i ghiaioni sotto alle rocce di Fanis
raggiungendo con una trentina di metri di salita una forcellina di quota m.2446. Essa cala per ghiaie sotto alle torri di Fanis ricongiungendosi al sentiero che sale al biv. Dalla Chiesa nel Cadin di Lagazuoi.

Si prosegue per sentiero che taglia il ghiaione sottostante con due ampi tornanti, poi esso scende giù diritto fiancheggiando il ghiaione e raccordandosi con l'evidente sentiero ben battuto che si nota alla base dei ghiaioni, duecento metri sotto al costone di q.2587.
Si cala ancora per prati che cominciano a presentare qualche larice ed abete, giu' sino a raccordarsi con l'ampia mulattiera che sale la Val Travenanzes ed oltrepassare il Rio Travenanzes alla quota di m.2050. Ore 2 dalle creste del M.Cavallo-Casale.   \plain\f2\fs16  
Presso il diruto Rif.Wolf-Glanwell  (Mt.2080 - Bivio per Forc.Travenanzes, Scala del Minighel e Forc.dei Bos) si prosegue a sinistra calando  verso est e superando un altro rivo d'acqua, subito dopo si prende a destra in salita verso sud. (dove il sentiero presenta un bivio: Dritti verso le crode si va verso la Scala del Minighel e noi proseguiamo in salita a sud verso la forcella dei Bos)
Si perviene alla Forc. dei Bos in circa 1 ora, tra una serie impressionante di enormi massi adattati a fortini durante la prima guerra mondiale. Presso la forcella dei Bos vi erano le linee italiane. Segnaletica e cippi commemorativi.

Nb: copertura telefonica oltre la forcella dei Bos ed oltre il bivio per il Castelletto per circa cinque minuti a destra presso delle casermette dirute.

Si segue il sentiero nr.402 che dalla forcella sale in leggera pendenza verso ovest, esso e' molto battuto e frequentato e porta in circa 35 minuti alla Forc. Travenanzes mt. 2507 (ottima copertura telefonica) e da essa in quindici  minuti alla vicina forcella Lagazuoi mt.2573.
Dalla forc. Lagazuoi (segnaletica) si segue a destra il sentiero nr. 20 ( vi e' una grande serie di sentieri che si ricongiungono tutti circa un centinaio di metri piu' sotto in un unico grande tracciato che cala al rif. Scotoni) e si superano molti fabbricati militari austriaci diruti.

NB: si lascia a destra il sentiero che per ghiaioni sottocroda porta al Biv, Dalla Chiesa ed alla Ferrata Tommaselli, altro sentiero sale all'attacco della ferrata dal sottostante Lago di Lagazuoi. Altro sentiero gia' menzionato nella descrizione del primo giorno di questo tragitto, proveniendo dal passo Tadega cala per la forcella del Lago al Lago di Lagazuoi.

Si scende nel grande vallone di Lagazuoi giu' sino al lago di Lagazuoi che si lascia a destra scendendo poi con molti tornanti per mulattiera molto ben curata sino al rif. Scotoni. Mt.1985. Ore 1.30 dalla forc.Lagazuoi.
Dal piano del rif. Scotoni una strada bianca porta giu' alla Capanna Alpina in circa trenta minuti, facendoci chiudere l'anello di Fanes.

Complessivamente circa 6 ore di percorso escluse le soste.











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