Confini Serenissima
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ESCURSIONE LUNGO I CONFINI DELLA REPUBBLICA SERENISSIMA E TIROLO
(LAPIDI ED ISCRIZIONI DEL 1753)
Il Becco di Giau - Si nota in basso parte della Muraglia di Giau - foto fatta dalle due lapidi
Cortina d'Ampezzo.
Nell'anno 1753 da luglio a settembre venne eretta dalle popolazioni locali una muraglia divisoria che aveva lo scopo di delimitare senza sorta di dubbio i confini tra il territorio della Serenissima Repubblica di Venezia ed il Tirolo , dividendo cosi' nettamente i pascoli di montagna sottostanti l'attuale passo Giau nel versante ampezzano.
La muraglia e' detta Muraglia di Giau e congiunge in modo rettilineo la base dell'appicco (mt.2200) detto il Becco della Muraglia calando nella valle e risalendo fin sotto le crode dei Lastoni di Formin alla quota di 2100 mt. tra le ghiaie.
Attualmente la strada che sale da Cortina al Passo Giau incrocia e taglia la muraglia (segnaletica turistica ed iscrizione in loco) alla quota di circa 1838 mt.
La muraglia nel suo sviluppo la si nota solamente una volta giunti alla base del Becco.
Parte della muraglia poi ( e questa e' la parte poco conosciuta dell'opera) taglia nei siti agibili anche la cresta che congiunge il Becco della Muraglia con la Gusella del Nuvolau alla quota di m.2175 dove essa e' ancor meglio conservata non essendovi vegetazione in loco.
Lapidi confinarie, cippi ed iscrizioni evidenziate in rosso caratterizzano il percorso che verra' descritto.
Esso offre (oltre ad una magnifica visuale panoramica sulle Tofane, Cinque Torri , conca ampezzana, Lastoni di Formin e Croda da Lago), anche uno spunto di curiosita' storica ed uno stimolo esplorativo in un ambiente di media quota con minime e divertenti difficolta' alpinistiche.
Descrizione del percorso:
Si parcheggia l'auto presso il Passo Giau da dove si segue il sentiero 443 per il rifugio Cinque Torri.
In localita' Forame si tralascia il sentiero che sale verso la ferrata e si prosegue in piano aggirando la costa sino ad un grande masso (grande come una casa) che offre anche riparo in caso di maltempo. (m.2200)
Si puo' notare ora la gialla torre che si stacca a nord-est della Gusella del Nuvolau: essa e' quotata sulle carte mt.2428.
Alla base della torre vi e' una cengia pratosa con mughe facilmente raggiungibili ed una caverna ben visibile dal basso.
Si sale a sud del grande masso per traccie verso la Gusella del Nuvolau e poi si raggiunge un sentierino che punta in salita diagonalmente verso la base della torre, esso diviene sempre piu' evidente e battuto fino alle due lapidi. (Mt.2330)
NB: In loco vi e' la lapide della Serenissima Repubblica di Venezia con il leone di S.Marco ed il libro aperto e la lapide con lo stemma del Tirolo (disegno di fregi su piu' piani). Il leone di S.Marco e' stato deturpato da vandali in quanto al nov.1997 si presenta (sic!) con unghie dipinte e rossetto....
Tra di loro una grande croce e sotto la data 1753 con la numerazione di confine.
Sotto alle lapidi uno scalino e qualche metro piu' giu' si apre una caverna che puo' offrire riparo ad una decina di persone.
Da questa posizione, guardando giu' in direzione del Becco della Muraglia, si intravede un pezzo di muraglia e sopra ad essa di una quarantina di metri di distingue molto bene il bianco cippo di confine sito tra il sentiero n.443 e la cima del Becco.
Si dovra' quindi scendere per il sentiero fatto e seguire cio' che resta della muraglia raggiungendo il cippo per il versante sud-est tra roccette e mughe.( Mt.2230)
NB: il cippo ha dimensioni di circa un metro e mezzo di altezza ed una larghezza di circa cinquanta centimetri. Vi e' incisa la data 1753, la croce e la numerazione di confine.
La numerazione di confine e' doppia. Infatti essa definisce ogni cippo o punto di confine sia con un a lettera che con un numero (sembra che anche in questo veneti e tirolesi non andassero d'accordo) cosicche' la muraglia inizia con il sito numerato AN1, poi vi saranno le lapidi al sito BN2, un cippo al sito CN3 ed ancora lapidi al sito DN4 e cosi' via.
Presso la strada statale vi e' il cippo IN9 cosicche' si deduce che vi debbano essere quattro iscrizioni o cippi tra il Becco della muraglia e la statale.
Per raggiungere il pulpito dove la muraglia cala e taglia tutta la valle bisogna ora scendere diagonalmente verso est per una ventina di metri tra le mughe, laddove e' piu' facile, rasente alle rocce sino ad incontrare la muraglia (essa e' ben visibile sotto a noi e quindi si attraversa sino ad incontrarla).
Si sale lungo la muraglia per una ventina di metri sino sotto alle crode gialle dove vi e' uno spiazzo e vi sono le iscrizioni. (Mt.2200)
NB: Le due lapidi sono state asportate e rimangono solo le nicchie scolpite sulla roccia.
La data e le iscrizioni sono molto ben conservate.
Vi sono altre vecchie iscrizioni che pero' sono scarsamente leggibili e poco evidenti.
Il ritorno si effettua puntando tra le mughe verso il grande masso che avevamo come punto di riferimento di la' della valletta, verso la Gusela del Nuvolau.
Bisogna stare attenti a non "imbaranciarsi" seguendo le tracce delle bestie tra le mughe laddove sono piu' rade.
In caso di nebbia e' sconsigliabile inoltrarsi in questo terreno che diviene un labirinto se non vi e' visibilita' e possibilita' di avere riferimenti.
Dislivello circa 300mt. - Non c'è acqua sul percorso -
Ore 2-3
Anello per Averau - Nuvolau per i confini della Serenissima
Una gita molto panoramica dal passo Giau sopra cortina d'Ampezzo, si aggira il M.Nuvolau, Cinque torri ed Averau con grande panorama dapprima sui Lastoni di Formin e Croda da Lago, poi la conca d'Ampezzo con Croda Marcora e Cristallo, quindi le Tofane e Col Piana-Sief.
Dal passo Giau si segue la stradina che punta diritta al Nuvolau, prendendo a dx per sentiero n.443 (alta via n.1-segnaletica) per le Cinque Torri. Si prosegue in discesa per buon sentiero sino al bivio per la Ferrata del Nuvolau (grande masso che può offrire riparo) ove si prosegue ancora in discesa.
NB: quì è visibile l'inizio della muraglia di Giau, costruita nel 1753 dalla Serenissima Repubblica di Venezia per marcare i confini di pascolo, essa punta al Becco Muraglia poi taglia la Val Costeana in direzione della Croda Da Lago. E' ancora visibile una lapide con il Leone di S.Marco a cento metri nord-ovest dal bivio sopramenzionato)
Con tre saliscendi e per un ripido canalino - ottimo sentiero - si guadagna un'ulteriore bivio (diritti al Rif. Scoiattoli) dal quale prendendo a dx si raggiunge il rif. Cinque Torri. Ore 1.30 dal passo Giau.
Ora si sale per il sentiero dei rocciatori che sale proprio dietro al rifugio sino allo spigolo sud-est della torre Grande. Si aggira in senso orario la torre Grande scavalcando la forcellina più alta e risalendo poi alti ad altra forcella dalla quale un buon sentiero porta sui prati ad ovest delle Cinque Torri. Questo tratto è battuto ma non segnato su terreno. (Si possono notare in cima alla Torre Inglese i sensori di movimento installati dopo il crollo di una delle torri)
Si segue il sentiero passando innanzi al Rifugio Scoiattoli e proseguendo per sentiero n.440 in leggera discesa ci si porta ad attraversare gli impianti di risalita. Quì si abbandona il sentiero e si sale per spalla erbosa e per sfasciumi con un divertente 'fuoripista' sino ad incontrare un buon sentiero che per ghiaioni, tenendosi alla base del M.Averau, ci porta sino alla forc. Averau. Ore 1.45 dal Rif. Cinque Torri.
Si segue ora il sentiero n.441 sino alla forc.Nuvolau, poi dapprima per stradina e poi per sentiero n.452 si rientra a passo Giau. Ore 1.30 dalla forcella Averau.
Ore 4,30-5,00 - dislivello complessivo m.650 - sviluppo km.11
Cartografia Tabacco 1:25000 GPS-WGS84 n.03 - Cortina d'Ampezzo e Dolomiti Ampezzane