Val di Piero
Dolomiti > Dolomiti bellunesi > Schiara Nord
(in lavorazione)
Alcune note sulla Val di Piero
La Val di Piero congiunge da est ad ovest la Forcella Odèrz alla Val Cordevole, permettendo un collegamento dal rif. 7° Alpini con il fondovalle. Essa presenta uno sviluppo di circa sei chilometri con un dislivello di circa 1300 metri. Sulla sua destra orografica non presenta valli significative, ad eccezione della stretta gola che giunge alla base delle pareti del Burèl, mentre sulla sx orografica, calante dale Cime dei Pinèi, vi è la Val delle Traverse che si accomuna ala Val Distiràda che ha origine da forc. Medòn. Più a valle la val del Busnòr che conduce alla Forc. Pala Bassa, la val Laresè che ha origine dalla Forc. di Val Orba ed è limitata ad ovest dalla boscosa Costa Soracàse.
Lo scritto più antico che riguarda la Val di Piero è quello di Ottone Brentari (che riporta pure scritti del P.Mugna del 1858) di cui per comodità riporto la scansione.
Ritaglio de: OTTONE BRENTARI - Guida storico-alpina di Belluno-Feltre Primiero-Agordo-Zoldo - Bassano 1887 pag.254-255
Foto attuale della profonda forra di cui scriveva Ottone Brentari sopra.
La Val di Piero sbocca nel Cordevole e passa sotto alla rotabile circa cento metri a sud dell'Albergo della Stanga.
Purtroppo nei dintorni di questa bellissima valle con il suo orrido terminale sono avvenuti nel tempo più incidenti di montagna di cui rimane il ricordo delle persone scomparse sulle lapidi site allo sbocco della valle.
....di Raffaele De Luca non si seppe più niente. Lo cercammo per settimane perlustrando le forre e le vallicole per ambo i lati del Cordevole, (la sua bicicletta era parcheggiata sul lato ovest della rotabile). Nessuna traccia, niente che potesse dare alcun indizio....
Dietro l'albergo della Stanga si diparte l'unico sentiero CAI nr.502 per Forc. Pis Pilòn e Rif. 7° Alpini che si dirama anche per Val Ru da Molìn e, solo per esperti, verso il versante nord di Pala Bassa, Tiròn e Pale dei Pinài.
Val di Piero: da La Stanga al rifugio 7°Alpini Per Val di Piero e forcella Oderz
(sentiero CAI-502)
Si tratta di una traversata inusuale, in ambiente selvaggio e percorso raramente per la sua lunghezza e dislivello.
Il dislivello complessivo compresi saliscendi del sentiero è di circa 1400 metri mentre le ore medie di cammino per arrivare al rifugio 7°Alpini sono circa sei. Lo sviluppo totale è di circa otto chilometri.
Copertura telefonica parzialmente assente sino al rifugio.
L’ultimo tratto prima della forcella Oderz presenta corde metalliche.
L’acqua sul percorso è presente sino all’attraversamento del torrente a circa 870 metri. La segnaletica e la pulizia del sentiero è stata rinnovata all’anno 2022 dal CAI di Belluno, vi è forte presenza di zecche.
Molti percorritori dell’Alta Via nr.1, volendo evitare la ferrata del Marmol sulla Schiara, basandosi solo sulla carta, compiono la salita della Val di Piero con zaini enormi che rendono la salita assai ardua e faticosa.
Viene considerato un percorso difficile, non adatto a famigliole.
Ritaglio da topografia Tabacco 1:25000 GPS WGS84 Parco delle Dolomiti Bellunesi
Il park auto è cinquanta metri a nord dell’albergo versante del torrente Cordevole.
Dal lato nord dello storico Albergo ‘Alla Stanga’ si seguono le indicazioni per sent. CAI-502. Diagonalmente la mulattiera sale abbastanza ripida verso sud sino alla quota di m.530 superando la Costa Bramosa e lasciando a sx (nord) la mulattiera per la Val Ru da Molin. Si passa sotto ad una parete gialla strapiombante che offre un ‘covolo’ poco sopra al sentiero e che può offrire riparo in caso di maltempo.
Il sentiero, arduo ma sempre ben percorribile si inoltra con qualche piccolo saliscendi alto ed esposto sulla Dx orografica della Val di Piero. Dopo un tratto in discesa, alla quota di m.660 si lascia a dx il rudere chiamato ‘Casonèt de Val de Pièro’ funzionale un tempo per i lavori silvo-pastorali della Val del Busnor e del Col dei Gai; esistono tuttora delle tracce, battute solamente dalle bestie, che conducono su in alto alla Forcella Pala Bassa ed alla Forcella Medòn. Proseguendo in salita, più avanti, alla quota di m. 725, altro rudere.
NB: mentre la dx orografica della valle presenta solamente due valli confluenti, cioè la Gola del Forzelòn e la stretta valle del Burèl, la sx orografica è ricca di valli tributarie: salendo verso forcella Oderz a dx confluiscono La Val del Laresè, Val del Busnòr (del brontolìo) ; La Val Destirada e la Val delle Traverse sono quelle più in quota.
Ora il sentiero prosegue ripido ed oltrepassa un rivo di acqua a m.780 circa e poi supera una stretta valletta (Val del Forzelòn) ove vi è il bivio verso nord per ‘Il Forzelòn’ unico punto di scavalcamento per la Val Ru da Molìn (ore 1:20 dal park)
Ritaglio da topografia Tabacco 1:25000 GPS WGS84 Parco delle Dolomiti Bellunesi
Si prosegue passando sotto alle cime del ‘Col delle Giàsene’ (mirtilli) ed alla ‘Fratta del Moro’ calando giù nel greto del torrente aiutati da una fune metallica. Si risale il greto sino ad oltrepassare (m.870) la confluenza della alta Val de Piero con la stretta gola rocciosa che discende dal Burèl. (Ore 0:45 dal bivio per il Forzelòn). Da questo punto, tra la stretta gola di roccia appare il Burèl, con i suoi strapiombi sommitali.
La oscura Val di Piero come appare durante la salita mattutina
Il Burèl appare improvvisamente e per poco attraverso la stretta gola
Quì inizia la parte più faticosa ed impegnativa della salita: circa 800 metri di sentiero attrezzato piuttosto ripido che porta a risalire la stretta parte terminale della Val di Piero.
Si sale dapprima sulla costa della dx orografica del vallone, poi la traccia si porta in mezzo ad esso (da circa m. 1350 l’ambiente è solo roccioso e molto interessante per le stratificazioni) per poi risalire ancora la dx orografica con l’ausilio di corde metalliche fisse che conducono per lo stretto canalino roccioso alla forcella Oderz (indicazioni – ometto - m.1716 IGM - Circa ore 3:00 dalla gola del Burèl)
Da Forcella Oderz è visibile il rifugio 7°Alpini, gran parte del versante sud del M. Schiara con le torri e la Forcella Pis Pilòn frontalmente al valico.
Arrivo alla Forcella Oderz dalla Val di Piero
NB: vi sono dei segni giallo-rossi che a nord ed a sud della forcella risalgono per erba e roccette: si tratta della difficile ‘Alta via dei ‘Camorz e Camorzieri’ di Franco Miotto)
Ritaglio da topografia Tabacco 1:25000 GPS WGS84 Parco delle Dolomiti Bellunesi
Il sentiero CAI-502 ora è più evidente e discende per boscaglia, ghiaie e mughe grossomodo il centro del vallone con molti piccoli tornanti. Alla quota di m.1470 si lascia a dx (sud-ometto) l’ardito percorso del ‘Troi del Can’ poi chiamato ‘Troi de Panza’. Si procede verso nord, superando a m.1450 le vallette con acqua perenne (prese acquedotto).
La cengia ove scorre il "Troi del Can" o "Troi de Panza"
Il rifugio ormai è vicino, si lascia a sx il bivio per il Bivacco Gianangelo Sperti e si perviene al rifugio con un passo in discesa facilitato da due greppie di ferro.