Rif.Tita Barba
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Al rifugio “Tita Barba” dal lago di Centro Cadore
(traccia gratuita GPS disponibile sui link citati)
Panoramica: a sx le Cime dei Monfalconi a dx gli Spalti di Toro con forcella Spe
Si tratta di una escursione per tutti, in ambiente boscoso su ampie mulattiere che portano dapprima al piano di Tamarì (mt.1574) e quindi passando sul versante del Rio Talagona (Rif.Padova) con pendenze decisamente minori ai pascoli di Vedòrcia dove vi sono una decina di caserette tutte ben ristrutturate ed al Rif. Tita Barba, caratteristico per la costruzione in legno e dai pressi del quale si gode di un panorama aereo su Pieve, Calalzo, Domegge ecc.
Spalti di Toro a sx la forcella Spe
Il panorama è stupendo e lascia ammirare il gruppo del Cridola, Monfalconi e spalti di Toro e la larga forcella Spe.
Copertura telefonica quasi sempre presente.
Dislivello circa 800 mt.
Acqua alle Casere di Tamarì, in Vedòrcia presso la casere.
Ore 2.30 –3
Il Campanile di Toro
AVVICINAMENTO
Dalla piazza di Pieve di Cadore si scende per una strada verso sud, passando innanzi alla casa del pittore Tiziano Vecellio e si seguono le indicazioni per il lago.
Si oltrepassa la diga su carreggiata rotabile superando gli impianti di chiusa e si costeggia il lago oltrepassando un doppio ponte in cemento che porta al piazzale antistante al lago dove è sito un ristorante-bar mt.687. Si segue la rotabile asfaltata che si inoltra nella valle con buona pendenza, essa diviene poi sterrata e molto dissestata e conviene parcheggiare appena possibile sugli spiazzi laterali. (mt.1000 circa).
DESCRIZIONE
Seguendo le indicazioni bianco-rosse del CAI si segue il percorso nr.350 seguendo la strada ed anche scorciatoie molto ampie, sino a pervenire al piano di quota mt.1157 dove è sita una casera in legno e vi è il bivio che presenta due possibilità di salita: si può seguire la pista forestale (agibile ai fuoristrada e senza divieti al 2000) che sale quattrocento metri a tornanti sino al piano di Tamarì, essa e’ più aperta e panoramica rispetto alla mulattiera ma presenta l’inconveniente del traffico d’auto. La seconda possibilità è la mulattiera che compie un ampio giro con molti tornanti e perviene con stesso dislivello dapprima al bivio con il sentiero nr.343 presso il “Lagato di Tamarì” e da qui prendendo a destra in qualche minuto si ricongiunge con la strada presso il Piano di Tamarì e le casere. (mt.1575) La casera più grande presenta un bivacco agibile con tre brande, stufa, tavolo sempre aperto tutto l’anno. Vi è una fontana.
Gli Spalti di Toro salendo al rifugio
Entrambi i percorsi non si prestano ad errori perchè non vi sono bivi dove sia possibile confondere il percorso.
Dal Piano di Tamarì si segue la pista forestale verso sud, superando una costruzione a destra ed una a sinistra, sino a portarsi sul versante del Rio Talagona.
Qui si apre il panorama sul Cridola, Monfalconi e Spalti di Toro e la pista si fa praticamente piana e segue l’andamento della costa superando una casera sita proprio sul bordo della montagna (m.1700). Si raggiunge un bivio dove la pista in piano porta alla grande malga di Vedòrcia in dieci minuti e la pista in salita, tra una decina di belle casere ben tenute porta al piano de “La Mont” mt.1780 e salendo ancora porta sulla cresta della montagna dove è sito il rif. Tita Barba a mt.1821. A sud si apre larga la forcella Spe.
Dal rifugio salendo verso ovest per una decina di metri si raggiunge un pulpito estremamente panoramico sulla Valle del Piave e del Boite.
Una fontana d’acqua si può raggiungere seguendo a sud il sentiero verso forc.Spe- Cas.Cavalèt oltre ad una casera sita sul bordo della montagna in circa cinque minuti.
Sorcella Spe dal Rif. Tita Barba
Le cime Castello di Vedorcia e Cadin di Toro (la più possente)
Sopra:Rif. Tita Barba Sotto: Rif. Tita Barba con sfondo M.Antelao
Il Rifugio Tita Barba con sfondo M. Antelao
Dal rif. Tita Barba: La zona del rif. Ciareido con le Marmarole e la Croda dei Toni a dx